Transizione
LECS –
Low Energy Coherent Systems
Possibili applicazioni
già in studio
Roberto Germano*
Per focalizzare subito meglio che quando parliamo di
lecs
non stiamo discutendo, per così dire, del “sesso degli angeli”,
ricordiamo che un liquido “banale” come l’acqua ha un ruolo fondamentale
nella vita. Spesso dimentichiamo che il corpo di un essere vivente, in
quanto al numero di molecole, è costituito da quasi il 99% da acqua;
soltanto circa il restante 1% è costituto da molecole diverse (proteine,
dna, ormoni, vitamine, ecc.). Sarebbe
quindi ovvio domandarsi come mai finora si sia studiato l’1% e
trascurato invece il restante 99%.
Ciò dipende dal pregiudizio secondo cui la dinamica biologica sia
totalmente dominata dalla chimica; cioè dal fatto che questa piccola
percentuale di molecole si incontrano, fanno reazioni chimiche, e che
sia soltanto l’insieme di tutte queste reazioni chimiche che struttura
la dinamica degli organismi viventi. E le molecole d’acqua? Stanno lì a
far da zavorra?
Nel procedere della conoscenza esiste spesso ciò che
potremmo chiamare “la sindrome dell’ubriaco e del lampione”.
Come recita la famosa storiella, l’ubriaco cercava
insistentemente le chiavi di casa sotto al lampione, e si scopre però
che le aveva perse molto più lontano... Ma allora perché insisteva a
cercarle lì? Beh! E’ chiaro! Perché lì c’era la luce!!
Quindi, in pratica si tende a raffinare le ricerche in
quegli ambiti in cui già sembra chiaro come procedere, dimenticandosi
spesso delle domande fondamentali, inizialmente perché le si ritiene
ancora troppo lontane e irraggiungibili, e in seguito perché – presi
dalla ricerca spasmodica “sotto il lampione” - quasi le si dimentica.
D’altro canto, la cosa più difficile da vedere è quella
in cui si è immersi, ad esempio, ci sono voluti secoli per cogliere
l’esistenza della pressione atmosferica…
Come diceva più o meno Wolfgang Goethe:
«Quale è la cosa più difficile di tutte? Quella che
sembra la più facile: con gli occhi vedere ciò che davanti agli occhi si
trova».
Quindi bisogna sempre tornare a porsi delle domande
apparentemente ingenue. Supponiamo che davvero siano le molecole diverse
dall’acqua ad essere responsabili della dinamica degli organismi
viventi. Come fanno tali molecole a “riconoscersi”, a “trovarsi” e,
finalmente, ad “incontrarsi”? Nella visione attuale, infatti, nella
dinamica biochimica non c’è spazio per errori, non ci sono incontri che
danno origine a nuove molecole impreviste. Al contrario, si sa bene, che
in un reattore chimico industriale, oltre ad esserci necessità di
raggiungere alte temperature, avvengono reazioni chimiche di ogni
genere, per cui oltre al prodotto “voluto” si producono anche molti
rifiuti, che per giunta sono spesso non biodegradabili!
Dunque, sembrerebbe proprio che, nei sistemi viventi,
debba esistere una sorta di “governo” delle reazioni biochimiche, un
qualche agente fisico che dice alle molecole dove devono andare e chi
devono incontrare. E chi può essere tale agente se non il campo
elettromagnetico?!
Infatti, è un fatto acquisito – viene usato ad esempio
per la separazione isotopica – che quando un campo elettromagnetico che
occupa una certa regione di spazio, oscilla ad una certa frequenza,
attrae in quella regione le molecole che oscillano alla stessa frequenza
(o a frequenze molto simili). Vige quindi un vero e proprio meccanismo
selettivo di richiamo.
Per cogliere l’origine di questo campo elettromagnetico
bisogna appunto capire i
lecs. Le molecole d’acqua sono
capaci di un’attività collettiva, cioè, metaforicamente è come se le
molecole dell’acqua liquida non fossero una folla di entità
indipendenti, ma come un corpo di ballo, dando luogo ad un ordine, non
di tipo spaziale, come in un cristallo, ma invece “si muovono” in modo
definito.
Poiché i campi magnetici sono prodotti dalle
oscillazioni delle cariche elettriche, un’oscillazione di un gran numero
di molecole in fase dà luogo appunto ad un campo elettromagnetico ben
definito.
Le evidenze sperimentali che le cose stanno proprio
così sono sempre più numerose.
Può essere interessante citare le ricerche (“biologia
digitale”) del compianto Jacques Benveniste, anche perché è a lui che si
sta ispirando recentemente il Premio Nobel per la Medicina Luc
Montagnier, ottenendo risultati ancora più rivoluzionari.
Di seguito uno schema che fa capire le possibili
applicazioni di tali sviluppi:
Agricoltura:
diagnostica-rilevazione[1]:
rilevazione di microorganismi contaminanti (batteri, virus, muffe,
salmonella, etc.);
applicazione dei segnali: Additivi alimentari: bevande,
stimolanti (caffeina, nicotina, etc.), Idroponica, fertilizzanti
digitali e stimolatori della crescita.
Industria farmaceutica:
diagnostica-rilevazione: Farmacologia digitale sperimentale;
applicazione dei segnali:
Farmaci digitali: anticoagulanti, beta-bloccanti, cerotti di nicotina,
etc.
Industria omeopatica:
diagnostica-rilevazione: Controllo di qualità dei processi di
fabbricazione;
applicazione dei segnali: Prodotti omeopatici digitali.
Trattamenti diagnostici:
diagnostica-rilevazione: Test clinici di laboratorio: antigeni,
anticorpi (inclusi i batteri, i virus, i prioni, etc.). Mappatura
elettromagnetica a bassa frequenza del corpo umano;
applicazione dei segnali: Trattamenti elettromagnetici locali. Prodotti locali per la
cura della pelle (arnica, anti radicali liberi, etc.).
Ambiente:
diagnostica-rilevazione:
Analisi delle acque;
applicazione dei segnali: Pesticidi elettromagnetici.
Luc Montagnier, ad esempio, ha recentemente ottenuto
risultati interessantissimi. Ne iniziò a parlare, poco dopo averli
ottenuti, al convegno interdisciplinare “Le Connessioni Inattese” a
Napoli, due anni fa:
www.leconnessioniinattese.com
Montagnier ha speso tutta la sua carriera, coronata con
il Nobel, studiando i virus e il
dna. La sua recente ricerca ha
dello straordinario! Montagnier – e i diversi altri laboratori in giro
per il mondo che hanno ormai cominciato a replicare con successo
l’esperimento - pone in una provetta delle sequenze di
dna batterico in acqua, e poi
diluisce sempre più con acqua pura. Tramite un pick-up elettromagnetico
(un po’ come la bobinetta che sta sulla chitarra elettrica, per capirci)
rileva dei segnali elettromagnetici provenienti dalla provetta, che sono
tanto più intensi quanto più diluisce (entro certi intervalli). Ciò ci
fa capire che è l’acqua a regolarne l’intensità. Quali frequenze rileva,
invece, dipende dalle sequenze di
dna
presenti inizialmente nella provetta, prima di diluire...
Nella seconda parte dell’esperimento avviene qualcosa
che nell’attuale paradigma dominante sembra pura fantascienza. I segnali
rilevati e registrati per via digitale, vengono “inviati” tramite una
bobina ad un secondo recipiente contenente pura acqua distillata, e per
evitare dubbi di contaminazione, la cosa è stata fatta anche per via
telematica a centinaia di km di distanza. A questo punto, gli
sperimentatori aggiungono a quell’acqua pura le sostanze necessarie alla
strutturazione del
dna,
adenina, timina, citosina e guanina, più i necessari catalizzatori, le
polimerasi, ecc… e dopo alcune ore compare fisicamente lo stesso tipo di
dna
da cui era stato estratto il segnale!
Capire queste cose potrà permettere di dare origine ad
una nuova industria chimica non inquinante, che si ispiri al caso
biologico, in cui le molecole interagiscono in maniera precisa tra di
loro senza generare composti a caso, e cioè in maniera altamente
efficiente, a basso consumo energetico, e senza generare rifiuti
inquinanti.
Credo che l’Effetto Ossidroelettrico che abbiamo da
poco sperimentalmente evidenziato in PROMETE, cioè l’estrazione di
corrente elettrica dall’acqua, mediata dalle molecole di Ossigeno, possa
essere un primo passo in questa direzione. Infatti, gli organismi
viventi riescono proprio grazie all’acqua a trasformare energia di basso
grado (calore, infrarossi) in energia di alto grado (energia elettrica,
energia chimica), appunto con questo tipo di meccanismi.
Scheda
Emilio Del Giudice e Giuliano Preparata negli anni ’80
del secolo scorso cominciarono ad applicare all’acqua i concetti della
qed,
anche insieme a un altro fisico teorico, Giuseppe Vitiello. Se abbiamo
un numero di particelle (atomi, molecole) che hanno livelli di energia
discreti (cioè “a salti”), condizioni standard nel nostro mondo di ogni
giorno, accade che le fluttuazioni quantistiche “risuonano” con le
oscillazioni del campo elettromagnetico alla frequenza corrispondente al
salto energetico (c’è una relazione diretta tra energia e frequenza), un
po’ come quando strisciamo un dito umido sul bordo di un bicchiere di
cristallo che comincia a “suonare” alla sua frequenza specifica.
Le “fluttuazioni quantistiche” sono “oscillazioni
energetiche” connesse al fatto detto poco prima che l’energia di punto
zero non è affatto nulla. Esse sono di durata molto breve, perché sono
limitate da un’altra forma del principio di indeterminazione che ci dice
che quanto più dura il tempo della fluttuazione quanto meno energia essa
può avere; se i tempi sono molto brevi, però, l’energia può essere anche
molto alta.
Tornando alle nostre numerose particelle (atomi, o
molecole), se il loro numero è abbastanza grande, accade un “fenomeno
collettivo”: essi mettono in fase le loro transizioni energetiche
all’unisono col campo elettromagnetico (come quando cerchiamo la
sintonia sulla radio), ma questo fa aumentare l’ampiezza del campo
elettromagnetico e... così via! Avviene, dunque, una vera e propria
transizione dello Stato Fondamentale del Vuoto quantistico, dalla
condizione in cui materia e campo oscillano incoerentemente, ad un nuovo
Stato Fondamentale del Vuoto quantistico, quello Coerente - in cui la
materia assume natura pienamente ondulatoria, e materia e campo compiono
grandi oscillazioni in fase. Ciò è possibile (non viola il principio di
conservazione dell’energia) perché l’energia di interazione è negativa e
c’è una certa soglia del numero di particelle (atomi, molecole)
abbastanza grande, di densità abbastanza elevata e di temperatura
abbastanza bassa, tale che questa transizione è energeticamente
favorevole, e cioè spontanea. Questo meccanismo descrive – per la prima
volta nella storia della fisica – l’origine della transizione
vapore-liquido! Nel caso dell’acqua stiamo parlando di un fattore di
densità 1600 volte maggiore del liquido rispetto al vapore, e ciò non
solo avviene in maniera spontanea, ma addirittura emettendo energia: “il
calore latente di liquefazione”.
DICEMBRE 2011
* Fisico
della materia, è CEO di PROMETE Srl – CNR Spin off company, fondata nel
1997.
Ha scritto i saggi Fusione Fredda,
Moderna storia d'inquisizione e d'alchimia (Bibliopolis, Napoli
2000, seconda ed. 2003) – prefazione di Giuliano Preparata – e
AQUA. L'acqua elettromagnetica e le sue mirabolanti avventure
(Bibliopolis, Napoli 2007) – prefazione di Emilio Del Giudice, nonché la
raccolta di poesie Scepsi
Viscerale con complicanze poetiche. È coautore del testo
Il Trasferimento Tecnologico
(Franco Angeli, Milano 2010) e di numerosi articoli scientifici su
riviste internazionali.
Bibliografia
- E. Collini, C. Y. Wong, K. E. Wilk, P. M. G. Curmi, P. Brumer, G. D. Scholes, Coherently wired light-harvesting in photosynthetic marine algae at ambient temperature, Nature 463, 644-647 (2010)
- N. Marchettini, E. Del Giudice, V. L. Voeikov, E. Tiezzi Water: A medium where dissipative structures are produced by a coherent dynamics, J. Theo. Bio. 265, 511-516 (2010)
- A. Kurcz, A. Capolupo, A. Beige, E. Del Giudice, G. Vitiello, Energy concentration in composite quantum systems, Phys. Rev. A 81, 063821 (2010)
-
E.
Del Giudice, G. Vitiello, Role of
the electromagnetic field in the formation of domains in the process of
symmetry-breaking phase transitions, Phys.
Rev. A 74, 22105 (2006)
-E. Del Giudice, R. M. Pulselli, E.
Tiezzi, Thermodynamics of
irreversibile processes and Quantum Field Theory: An interplay for the
understanding of ecosystem dynamics, Ecol. Model. 220, 1874-1879
(2009)
-L. Montagnier, J. Aissa, S. Ferris,
J. Montagnier, C. Lavallée,
Electromagnetic Signals Are Produced by Aqueous Nanostructures Derived
from Bacterial DNA Sequences, Interdiscip. Sci. Comput. Life Sci.,
1:81-90 (2009).
-L. Montagnier , J. Aissa, E. Del
Giudice, C. Lavallée, A. Tedeschi and G. Vitiello,
DNA , Waves and water, Journal of Physics: Conferences Series, The
proceedings of DICE 2010: Space, Time, Matter - Current Issues in
Quantum Mechanics and Beyond, 2011 (in corso di pubblicazione).
-G. Preparata,
QED Coherence in Matter, World Scientific (1995)
-G. Preparata,
L’architettura dell’universo,
Bibliopolis (2001)
-G. Preparata,
Dai quark ai cristalli,
Bollati Boringhieri (2002)
-R. Arani, I. Bono, E. Del Giudice and
G. Preparata, QED Coherence and
the thermodynamics of water, Int.J.Mod.Phys.B, 9, 1813 (1995)
-R. Germano,
FUSIONE FREDDA. Moderna storia
d’Inquisizione e d’Alchimia, Bibliopolis (2000, 2003)
-R. Germano,
AQUA. L’acqua elettromagnetica e
le sue mirabolanti avventure, Bibliopolis (2007)
-D. Cirillo, R. Germano,
V. Tontodonato, A. Widom, Y.N.Srivastava, E. Del Giudice, G. Vitiello,
Experimental Evidence of a Neutron
Flux Generation in a Plasma Discharge Electrolytic Cell, Key
Engineering Materials, 495, 104-107 (2011)
-D. Cirillo, E. Del Giudice, R.
Germano, S. Sivasubrammanian, Y.N. Srivastava, V. Tontodonato, G.
Vitiello, A.Widom, Water Plasma
Modes and Nuclear Transmutations on the Metallic Cathode of a Plasma
Discharge Electrolytic Cell, Key Engineering Materials, 495, 124-128
(2011)
- R. Germano, V. Tontodonato, C. Hison,
D. Cirillo, F.P.Tuccinardi,
Oxhydroelectric Effect: Electricity from Water by Twin Electrodes,
Key Engineering Materials, 495, 100-103 (2011)
-
D. Cirillo, R. Germano, V.
Tontodonato, A. Widom, Y.N. Srivastava, E. Del Giudice, and G. Vitiello,
Neutron generation by plasma
discharge at the tungsten cathode of an electrolytic cell, Journal
of Optoelectronics and Advanced Materials, in press, 2012.
-
R. Germano, V. Tontodonato, C. Hison
and F.P. Tuccinardi,
Oxhydroelectric Effect: oxygen mediated electron current extraction from
water by twin electrodes, Journal of Optoelectronics and Advanced
Materials, in press, 2012.
[1]
Vantaggi della rilevazione: rilevazione di concentrazioni molto
basse (10-14 M), il campione può essere registrato da
remoto, monitoraggio in tempo reale di miscele complesse,
archiviazione permanente dei campioni registrati.