banner_rivista_ciano
06
Gennaio 2012

home - indice

Transizione

LECS – Low Energy Coherent Systems

Possibili applicazioni già in studio

Roberto Germano*

 

Per focalizzare subito meglio che quando parliamo di lecs non stiamo discutendo, per così dire, del “sesso degli angeli”, ricordiamo che un liquido “banale” come l’acqua ha un ruolo fondamentale nella vita. Spesso dimentichiamo che il corpo di un essere vivente, in quanto al numero di molecole, è costituito da quasi il 99% da acqua; soltanto circa il restante 1% è costituto da molecole diverse (proteine, dna, ormoni, vitamine, ecc.). Sarebbe quindi ovvio domandarsi come mai finora si sia studiato l’1% e trascurato invece il restante 99%.  Ciò dipende dal pregiudizio secondo cui la dinamica biologica sia totalmente dominata dalla chimica; cioè dal fatto che questa piccola percentuale di molecole si incontrano, fanno reazioni chimiche, e che sia soltanto l’insieme di tutte queste reazioni chimiche che struttura la dinamica degli organismi viventi. E le molecole d’acqua? Stanno lì a far da zavorra?

Nel procedere della conoscenza esiste spesso ciò che potremmo chiamare “la sindrome dell’ubriaco e del lampione”.

Come recita la famosa storiella, l’ubriaco cercava insistentemente le chiavi di casa sotto al lampione, e si scopre però che le aveva perse molto più lontano... Ma allora perché insisteva a cercarle lì? Beh! E’ chiaro! Perché lì c’era la luce!!

Quindi, in pratica si tende a raffinare le ricerche in quegli ambiti in cui già sembra chiaro come procedere, dimenticandosi spesso delle domande fondamentali, inizialmente perché le si ritiene ancora troppo lontane e irraggiungibili, e in seguito perché – presi dalla ricerca spasmodica “sotto il lampione” - quasi le si dimentica.

D’altro canto, la cosa più difficile da vedere è quella in cui si è immersi, ad esempio, ci sono voluti secoli per cogliere l’esistenza della pressione atmosferica…

Come diceva più o meno Wolfgang Goethe:

«Quale è la cosa più difficile di tutte? Quella che sembra la più facile: con gli occhi vedere ciò che davanti agli occhi si trova».

Quindi bisogna sempre tornare a porsi delle domande apparentemente ingenue. Supponiamo che davvero siano le molecole diverse dall’acqua ad essere responsabili della dinamica degli organismi viventi. Come fanno tali molecole a “riconoscersi”, a “trovarsi” e, finalmente, ad “incontrarsi”? Nella visione attuale, infatti, nella dinamica biochimica non c’è spazio per errori, non ci sono incontri che danno origine a nuove molecole impreviste. Al contrario, si sa bene, che in un reattore chimico industriale, oltre ad esserci necessità di raggiungere alte temperature, avvengono reazioni chimiche di ogni genere, per cui oltre al prodotto “voluto” si producono anche molti rifiuti, che per giunta sono spesso non biodegradabili!

Dunque, sembrerebbe proprio che, nei sistemi viventi, debba esistere una sorta di “governo” delle reazioni biochimiche, un qualche agente fisico che dice alle molecole dove devono andare e chi devono incontrare. E chi può essere tale agente se non il campo elettromagnetico?!

Infatti, è un fatto acquisito – viene usato ad esempio per la separazione isotopica – che quando un campo elettromagnetico che occupa una certa regione di spazio, oscilla ad una certa frequenza, attrae in quella regione le molecole che oscillano alla stessa frequenza (o a frequenze molto simili). Vige quindi un vero e proprio meccanismo selettivo di richiamo.

 

Per cogliere l’origine di questo campo elettromagnetico bisogna appunto capire i lecs. Le molecole d’acqua sono capaci di un’attività collettiva, cioè, metaforicamente è come se le molecole dell’acqua liquida non fossero una folla di entità indipendenti, ma come un corpo di ballo, dando luogo ad un ordine, non di tipo spaziale, come in un cristallo, ma invece “si muovono” in modo definito.

Poiché i campi magnetici sono prodotti dalle oscillazioni delle cariche elettriche, un’oscillazione di un gran numero di molecole in fase dà luogo appunto ad un campo elettromagnetico ben definito.

Le evidenze sperimentali che le cose stanno proprio così sono sempre più numerose.

 (torna su)

Può essere interessante citare le ricerche (“biologia digitale”) del compianto Jacques Benveniste, anche perché è a lui che si sta ispirando recentemente il Premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier, ottenendo risultati ancora più rivoluzionari.

Di seguito uno schema che fa capire le possibili applicazioni di tali sviluppi:

 

Agricoltura: diagnostica-rilevazione[1]: rilevazione di microorganismi contaminanti (batteri, virus, muffe, salmonella, etc.);

applicazione dei segnali: Additivi alimentari: bevande, stimolanti (caffeina, nicotina, etc.), Idroponica, fertilizzanti digitali e stimolatori della crescita.

Industria farmaceutica: diagnostica-rilevazione: Farmacologia digitale sperimentale; applicazione dei segnali: Farmaci digitali: anticoagulanti, beta-bloccanti, cerotti di nicotina, etc.

Industria omeopatica: diagnostica-rilevazione: Controllo di qualità dei processi di fabbricazione;

applicazione dei segnali: Prodotti omeopatici digitali.

Trattamenti diagnostici: diagnostica-rilevazione: Test clinici di laboratorio: antigeni, anticorpi (inclusi i batteri, i virus, i prioni, etc.). Mappatura elettromagnetica a bassa frequenza del corpo umano;

applicazione dei segnali: Trattamenti elettromagnetici locali. Prodotti locali per la cura della pelle (arnica, anti radicali liberi, etc.).

Ambiente: diagnostica-rilevazione: Analisi delle acque;

applicazione dei segnali: Pesticidi elettromagnetici.

 

Luc Montagnier, ad esempio, ha recentemente ottenuto risultati interessantissimi. Ne iniziò a parlare, poco dopo averli ottenuti, al convegno interdisciplinare “Le Connessioni Inattese” a Napoli, due anni fa: www.leconnessioniinattese.com

Montagnier ha speso tutta la sua carriera, coronata con il Nobel, studiando i virus e il dna. La sua recente ricerca ha dello straordinario! Montagnier – e i diversi altri laboratori in giro per il mondo che hanno ormai cominciato a replicare con successo l’esperimento - pone in una provetta delle sequenze di dna batterico in acqua, e poi diluisce sempre più con acqua pura. Tramite un pick-up elettromagnetico (un po’ come la bobinetta che sta sulla chitarra elettrica, per capirci) rileva dei segnali elettromagnetici provenienti dalla provetta, che sono tanto più intensi quanto più diluisce (entro certi intervalli). Ciò ci fa capire che è l’acqua a regolarne l’intensità. Quali frequenze rileva, invece, dipende dalle sequenze di dna presenti inizialmente nella provetta, prima di diluire...

Nella seconda parte dell’esperimento avviene qualcosa che nell’attuale paradigma dominante sembra pura fantascienza. I segnali rilevati e registrati per via digitale, vengono “inviati” tramite una bobina ad un secondo recipiente contenente pura acqua distillata, e per evitare dubbi di contaminazione, la cosa è stata fatta anche per via telematica a centinaia di km di distanza. A questo punto, gli sperimentatori aggiungono a quell’acqua pura le sostanze necessarie alla strutturazione del dna, adenina, timina, citosina e guanina, più i necessari catalizzatori, le polimerasi, ecc… e dopo alcune ore compare fisicamente lo stesso tipo di dna da cui era stato estratto il segnale!

Capire queste cose potrà permettere di dare origine ad una nuova industria chimica non inquinante, che si ispiri al caso biologico, in cui le molecole interagiscono in maniera precisa tra di loro senza generare composti a caso, e cioè in maniera altamente efficiente, a basso consumo energetico, e senza generare rifiuti inquinanti.

Credo che l’Effetto Ossidroelettrico che abbiamo da poco sperimentalmente evidenziato in PROMETE, cioè l’estrazione di corrente elettrica dall’acqua, mediata dalle molecole di Ossigeno, possa essere un primo passo in questa direzione. Infatti, gli organismi viventi riescono proprio grazie all’acqua a trasformare energia di basso grado (calore, infrarossi) in energia di alto grado (energia elettrica, energia chimica), appunto con questo tipo di meccanismi.

 (torna su)

Scheda

Emilio Del Giudice e Giuliano Preparata negli anni ’80 del secolo scorso cominciarono ad applicare all’acqua i concetti della qed, anche insieme a un altro fisico teorico, Giuseppe Vitiello. Se abbiamo un numero di particelle (atomi, molecole) che hanno livelli di energia discreti (cioè “a salti”), condizioni standard nel nostro mondo di ogni giorno, accade che le fluttuazioni quantistiche “risuonano” con le oscillazioni del campo elettromagnetico alla frequenza corrispondente al salto energetico (c’è una relazione diretta tra energia e frequenza), un po’ come quando strisciamo un dito umido sul bordo di un bicchiere di cristallo che comincia a “suonare” alla sua frequenza specifica.

Le “fluttuazioni quantistiche” sono “oscillazioni energetiche” connesse al fatto detto poco prima che l’energia di punto zero non è affatto nulla. Esse sono di durata molto breve, perché sono limitate da un’altra forma del principio di indeterminazione che ci dice che quanto più dura il tempo della fluttuazione quanto meno energia essa può avere; se i tempi sono molto brevi, però, l’energia può essere anche molto alta.

Tornando alle nostre numerose particelle (atomi, o molecole), se il loro numero è abbastanza grande, accade un “fenomeno collettivo”: essi mettono in fase le loro transizioni energetiche all’unisono col campo elettromagnetico (come quando cerchiamo la sintonia sulla radio), ma questo fa aumentare l’ampiezza del campo elettromagnetico e... così via! Avviene, dunque, una vera e propria transizione dello Stato Fondamentale del Vuoto quantistico, dalla condizione in cui materia e campo oscillano incoerentemente, ad un nuovo Stato Fondamentale del Vuoto quantistico, quello Coerente - in cui la materia assume natura pienamente ondulatoria, e materia e campo compiono grandi oscillazioni in fase. Ciò è possibile (non viola il principio di conservazione dell’energia) perché l’energia di interazione è negativa e c’è una certa soglia del numero di particelle (atomi, molecole) abbastanza grande, di densità abbastanza elevata e di temperatura abbastanza bassa, tale che questa transizione è energeticamente favorevole, e cioè spontanea. Questo meccanismo descrive – per la prima volta nella storia della fisica – l’origine della transizione vapore-liquido! Nel caso dell’acqua stiamo parlando di un fattore di densità 1600 volte maggiore del liquido rispetto al vapore, e ciò non solo avviene in maniera spontanea, ma addirittura emettendo energia: “il calore latente di liquefazione”.

 

DICEMBRE 2011

(torna su)

 

* Fisico della materia, è CEO di PROMETE Srl – CNR Spin off company, fondata nel 1997.
Ha scritto i saggi Fusione Fredda, Moderna storia d'inquisizione e d'alchimia (Bibliopolis, Napoli 2000, seconda ed. 2003) – prefazione di Giuliano Preparata – e AQUA. L'acqua elettromagnetica e le sue mirabolanti avventure (Bibliopolis, Napoli 2007) – prefazione di Emilio Del Giudice, nonché la raccolta di poesie Scepsi Viscerale con complicanze poetiche. È coautore del testo Il Trasferimento Tecnologico (Franco Angeli, Milano 2010) e di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali.

 

 

Bibliografia

- E. Collini, C. Y. Wong, K. E. Wilk, P. M. G. Curmi, P. Brumer, G. D. Scholes, Coherently wired light-harvesting in photosynthetic marine algae at ambient temperature, Nature 463, 644-647 (2010)

- N. Marchettini, E. Del Giudice, V. L. Voeikov, E. Tiezzi  Water: A medium where dissipative structures are produced by a coherent dynamics, J. Theo. Bio. 265, 511-516 (2010)

- A. Kurcz, A. Capolupo, A. Beige, E. Del Giudice, G. Vitiello, Energy concentration in composite quantum systems, Phys. Rev. A 81, 063821 (2010)

- E. Del Giudice, G. Vitiello, Role of the electromagnetic field in the formation of domains in the process of symmetry-breaking phase transitions, Phys. Rev. A 74, 22105 (2006)

-E. Del Giudice, R. M. Pulselli, E. Tiezzi, Thermodynamics of irreversibile processes and Quantum Field Theory: An interplay for the understanding of ecosystem dynamics, Ecol. Model. 220, 1874-1879 (2009)

-L. Montagnier, J. Aissa, S. Ferris, J. Montagnier, C. Lavallée, Electromagnetic Signals Are Produced by Aqueous Nanostructures Derived from Bacterial DNA Sequences, Interdiscip. Sci. Comput. Life Sci., 1:81-90 (2009).

-L. Montagnier , J. Aissa, E. Del Giudice, C. Lavallée, A. Tedeschi and G. Vitiello, DNA , Waves and water, Journal of Physics: Conferences Series, The proceedings of DICE 2010: Space, Time, Matter - Current Issues in Quantum Mechanics and Beyond, 2011 (in corso di pubblicazione).

-G. Preparata, QED Coherence in Matter, World Scientific (1995)

-G. Preparata, L’architettura dell’universo, Bibliopolis (2001)

-G. Preparata, Dai quark ai cristalli, Bollati Boringhieri (2002)

-R. Arani, I. Bono, E. Del Giudice and G. Preparata, QED Coherence and the thermodynamics of water, Int.J.Mod.Phys.B, 9, 1813 (1995)

-R. Germano, FUSIONE FREDDA. Moderna storia d’Inquisizione e d’Alchimia, Bibliopolis (2000, 2003)

-R. Germano, AQUA. L’acqua elettromagnetica e le sue mirabolanti avventure, Bibliopolis (2007)

-D. Cirillo, R. Germano, V. Tontodonato, A. Widom, Y.N.Srivastava, E. Del Giudice, G. Vitiello, Experimental Evidence of a Neutron Flux Generation in a Plasma Discharge Electrolytic Cell, Key Engineering Materials, 495, 104-107 (2011)

-D. Cirillo, E. Del Giudice, R. Germano, S. Sivasubrammanian, Y.N. Srivastava, V. Tontodonato, G. Vitiello, A.Widom, Water Plasma Modes and Nuclear Transmutations on the Metallic Cathode of a Plasma Discharge Electrolytic Cell, Key Engineering Materials, 495, 124-128 (2011)

- R. Germano, V. Tontodonato, C. Hison, D. Cirillo, F.P.Tuccinardi, Oxhydroelectric Effect: Electricity from Water by Twin Electrodes, Key Engineering Materials, 495, 100-103 (2011)

- D. Cirillo, R. Germano, V. Tontodonato, A. Widom, Y.N. Srivastava, E. Del Giudice, and G. Vitiello, Neutron generation by plasma discharge at the tungsten cathode of an electrolytic cell, Journal of Optoelectronics and Advanced Materials, in press, 2012.

- R. Germano, V. Tontodonato, C. Hison and F.P. Tuccinardi, Oxhydroelectric Effect: oxygen mediated electron current extraction from water by twin electrodes, Journal of Optoelectronics and Advanced Materials, in press, 2012.

 

 



[1] Vantaggi della rilevazione: rilevazione di concentrazioni molto basse (10-14 M), il campione può essere registrato da remoto, monitoraggio in tempo reale di miscele complesse, archiviazione permanente dei campioni registrati.