ECCO IL QUARTO NUMERO
Redazione
Il numero della rivista che vi
presentiamo nasce più degli altri dalla presa diretta con la realtà dei
quattro mesi trascorsi dall’ultima pubblicazione. Abbiamo, così,
continuato il nostro percorso di ricerca, legandolo a quello che è
cambiato, ai nuovi eventi, di cui tutti anche hanno parlato, ma
crediamo, tanto più nella società accelerata di oggi, solo una distanza
maggiore ci può portare a vedere meglio. Le rivolte in Maghreb, oramai
estesesi ad un’intera parte del Medio Oriente, con ultimo,
Ancora nella prima parte d’articoli,
dedicata all’analisi specifica di questo periodo, ce n'è uno sul
nucleare dal punto di vista – l’unico in effetti realmente proficuo –
della futura prospettiva d’una gestione diversa delle risorse
energetiche. In questa prospettiva si spiega come la gestione
compatibile con le risorse presenti sul nostro pianeta comporterebbe una
diversa e più ampia partecipazione degli attuali consumatori anche dal
lato della produzione e della ripartizione dell’energia secondo una
nuova forma di sistema a rete.
Insieme al tema del nucleare e
dell'energia tocchiamo anche quello dell'acqua e della libertà di
disporne, ripubblicando in rivista, un articolo già presente sul sito,
perché al di là del destino che sarà riservato ai Referendum di Giugno
su questi due temi, l'occasione è propizia per cercare di riflettere
tanto sulla questione del nucleare (e della sua fine), quanto su quella
dell'acqua e le insidie di una sua gestione privata.
Fin qui il primo nucleo d’articoli.
Tuttavia il numero è tagliato anche molto sul versante dell’inchiesta, a
più livelli e di diverso tipo. Tra queste vi segnaliamo per la rubrica
«Sessualità e famiglia» in cui crediamo risieda una chiave importante
d’interpretazione dell’oggi, Una
scuola di provincia, che è il riporto d’un’esperienza di
video-inchiesta fra i giovani, in cui il tema della provincia e il tema
del nuovo modo d’intendere la vita attraverso l’esperienza delle proprie
relazioni sentimentali sono legate in un’unica rappresentazione. Tra le
recensioni, infine, ve ne presentiamo una che crediamo importante, su
cui lavoreremo anche successivamente, relativa all’ultimo libro di Negri
e Hardt, Il comune. Crediamo
che in quel tipo di dibattito ci siano molti aspetti interessanti per
una comprensione globale delle trasformazioni in atto del capitalismo.